Sono tornata all’università e…

Da quando sono rientrata dall’ultimo viaggio nel sud della Cina sono successe così tante cose che non so da dove cominciare.

Inaspettatamente mi sono ritrovata ad insegnare all’università. Ho passato due settimane al Chang An college per un Summer Camp in cui avevo lezioni dalla mattina alla sera: otto ore al giorno in classe, una cosa da pazzi, ma un’esperienza incredibile. Ho avuto degli studenti meravigliosi, abbiamo riso, guardato film, cantato insieme Bruno Mars e separarsi l’ultimo giorno è stata davvero dura. Ho vissuto nel campus per due settimane senza far altro che fare lezione e organizzare le attività in inglese tutto il giorno – tutti i giorni – e ora che sono tornata a casa e ho qualche giorno di riposo non so più come facevo prima a riempire le giornate! Noi insegnanti siamo stati viziati talmente che è stato quasi imbarazzante. Ci hanno persino organizzato una gita all’esercito di Terracotta, una serata a teatro a spese degli organizzatori, cene di benvenuto, arrivederci ecc ecc. Li ho amati e se riguardo le foto ho il magone.

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A teatro
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Karaoke time

Ho imparato un sacco di cose sulla vita universitaria in Cina. Il Summer Camp è stato organizzato per le matricole di Ingegneria Edile che seguono il corso di laurea bilingue (in cinese ed inglese). Ve lo immaginate studiare le materie di ingegneria in inglese? Ecco. Infatti non c’è tempo per nulla che non sia stare sui libri: il tempo libero non esiste, i dormitori hanno il coprifuoco e molti dei miei studenti fuorisede non sono mai stati in centro a Xi’an. Uno di loro mi ha raccontato che ogni anno in settembre tutti devono sostenere un training militare per due settimane (!). L’ultimo giorno è stato il momento del talent show. Lo stereotipo dell’asiatico nerd è una stupidaggine: gli studenti cinesi oltre allo studio hanno moltissimi talenti. In fondo fin da piccoli seguono tantissime attività diverse (canto, ballo, corsi di inglese ecc).

L’ultima sera ci hanno portato a cena fuori e mi sono divertita da pazzi. Ho imparato che il galateo cinese a tavola è complicatissimo. Sapevo già che è usanza brindare in onore dei propri ospiti e che rifiutarsi di bere con i commensali è scortese. Questo è anche il motivo principale per cui le cene formali in Cina finiscono sempre con i presenti ubriachi, cosa che a differenza delle nostre cene di lavoro, da queste parti è del tutto accettabile. Non sapevo invece che quando si brinda con uno dei propri superiori bisogna far toccare i bicchieri di modo che il proprio si trovi al di sotto, in segno di rispetto. Alcune regole le conoscevo mentre altre mi sono state spiegate e in sostanza ho capito di aver fatto una marea di figuracce fino ad oggi. Abbiamo bevuto Baijiu come se non ci fosse un domani e tempo mezz’ora la metà dei presenti era già ubriaca. Ho amato i miei studenti, i miei colleghi, i miei supervisori e forse tornerò la prossima estate. Vedremo.

Alla fine del corso ho fatto una gita di un giorno al monte Hua (HuaShan 华山 in cinese), 120 km ad est di Xi’an, famoso per la pericolosità di alcuni tratti. Ancora non riesco a credere di esserci stata, ad ogni modo ne scriverò successivamente. Sul picco sud, dove siamo stati, si trova la plank wall, un sentiero a strapiombo noto come il “più pericoloso al mondo”. Ovviamente essendo un luogo molto popolare nelle vicinanze di Xi’an lo conoscevo già da tempo e avevo sempre riso della possibilità di andarci. Mai dire mai.

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Si, ci ho davvero camminato sopra.

Dopo questa botta di adrenalina ho cambiato casa. Di nuovo. Ormai traslocare è il mio sport preferito. Adoro il mio nuovo appartamento e l’area dove si trova. Ci sono almeno una decina di caffè e nei dintorni e tanto basta. Ad agosto inizierò un nuovo lavoro.

Come si fa a riabituarsi alla monotonia? Si accettano consigli.

2 pensieri su “Sono tornata all’università e…

  1. Grande!! Chissa’ che esperienza! Il sentiero e’ fighissimo, ne avevo sentito parlare anche io e solo all’idea mi tremano le gambe! Infatti, una delle mie piu’ grandi fobie, sono gli strapiombi. Ho il terrore di cascare nel vuoto e piu’ di una volta mi sono sentita male a fare percorsi simili (es Hana Highway south a Maui!)!
    Adesso sono in Italia a godermi un po’ di sole, elemento abbastanza introvabile a Hk in questo periodo! 😂

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  2. Beata te, ti invidio! Non so che darei per tornare qualche settimana anche io, ma per ora non si può!
    Anche io ho paura delle altezze e MAI avrei pensato di poter andare a HuaShan, ad ogni modo quando sei lì sei talmente concentrato a mettere i piedi nei punti giusti e agganciarti a dovere che non pensi che sei a migliaia di metri da terra e a due passi dallo strapiombo.
    Magari se passi da queste parti puoi vincere le tue paure anche tu 😀 😀

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