Il cinese è la lingua più difficile del mondo, a detta di chiunque. Ma è davvero così?
Ha ragione chi dice che bisogna essere dei nerd e studiare per anni, o il libro che promette di insegnarvi la lingua in 21 giorni?
La barriera più grande dipende sicuramente dal sistema di scrittura con i caratteri, ma imparare il cinese non è così impossibile come vi hanno sempre fatto credere. Sfatiamo dunque i luoghi comuni più comuni!
1. Ci vogliono anni di studio per poter intraprendere una conversazione in cinese
Naturalmente non c’è una risposta esaustiva alla domanda: quanto tempo ci vuole per imparare a parlare cinese?, ma cercherò comunque di rispondere parlando della mia esperienza.
Secondo me si inizia ad avere un buon livello non prima di un anno e mezzo di studio costante. Quando sono arrivata in Cina nel 2017 conoscevo un centinaio di parole, ma ero ben lontana dal saper formare frasi di senso compiuto.
Nei primi mesi a Xi’an facevo solamente due ore di lezione a settimana, migliorando più lentamente di quando sperassi, e questo nonostante mi sforzassi di parlare solo in cinese con i cinesi. Trascorsi circa 10 mesi, mi sono decisa a darmi una mossa e ho triplicato le ore di lezione con l’insegnante. Quando non ero a scuola o a lavoro, studiavo il più possibile, anche due-tre ore al giorno.
Dopo un anno e mezzo dal mio arrivo in Cina ho passato l’HSK4 (corrispondere a circa un B2) e dopo due anni riuscivo a conversare usando solamente il cinese con i miei amici madrelingua. Il mio livello NON è affatto perfetto e ho ancora tanta strada da fare, ma studiando molto si può riuscire a parlare fluentemente entro 18-24 mesi, che non è di certo moltissimo tempo. C’è gente che è riuscita ad ottenere l’HSK6, la certificazione C2 di livello più alto, in soli tre anni, quindi mai come in questi casi volere è potere!
2. Il cinese è la lingua più difficile del mondo, quindi la grammatica deve essere complicatissima
In verità la grammatica cinese è una delle più semplici che possiate studiare, e chi si approccia allo studio di questa lingua si sente ripetere spesso che è praticamente inesistente. Il cinese non coniuga i verbi, non distingue tra genere e numero e utilizza una costruzione soggetto-verbo-oggetto. Se deciderete di studiare il mandarino, non sarà certo la grammatica a farvi venire il mal di testa.
3. I caratteri cinesi sono arbitrari e impararli a memoria è difficilissimo!
Il cinese non ha un alfabeto e dunque l’unico modo per imparare i caratteri – i cosiddetti hànzi – è memorizzandoli singolarmente. Sicuramente leggere e riconoscere gli hànzi è uno degli scogli più grandi da superare, ma la buona notizia è che gli ideogrammi hanno una loro logica in base a cui, più ne studiate, più vi sarà facile leggere e riconoscere il significato di caratteri e parole che non avete mai visto prima.
Poniamo ad esempio che io conosca il carattere per fuoco: 火 (huo) e per legno 木 (mù) e che mi ritrovi davanti questa parola che non ho mai visto prima:
火柴
Il primo carattere è quello nel fuoco, mentre nel secondo ideogramma troviamo il legno, dunque cosa potrà mai voler dire una parola che combina fuoco+legno? Potrà non venirvi in mente subito che 火柴 (huochai) significa fiammifero, ma state certi che una volta scoperto il suo significato, a partire da due caratteri che già conoscete bene, non lo dimenticherete più.
4. La scrittura cinese è l’aspetto più difficile della lingua
No, o meglio, non solo. Per un madrelingua italiano o inglese tra gli aspetti più difficili c’è sicuramente la pronuncia. Il cinese ha un numero molto limitato di sillabe e la discriminante per riconoscere il significato di una parola che si scrive nello stesso modo è l’accento. Il migliore esempio per spiegare questo concetto è questa storiella con cui ogni studente di mandarino ha familiarità. Tutti i caratteri si scrivono /shi/ ma si pronunciano in modi diversi e hanno significati differenti.

Sembra folle, vero? Lo è.
Il mandarino è una lingua tonale, vale a dire che il modo in cui si pronuncia una parola ne cambia completamente il significato (tipo pésca e pèsca). Facciamo un altro esempio con i quattro accenti della lingua cinese:
mā (妈): mamma
mǎ (马): cavallo
mà (骂): imprecare
má(麻): intorpidito, ma significa anche sesamo e molte altre cose
Il lato positivo è che il cinese ci viene in aiuto per capire come pronunciare caratteri mai visti prima, semplicemente grazie a quelli già studiati. Abbiamo visto che il carattere 马 (cavallo) si legge mǎ. Diamo un’occhiata a una serie di ideogrammi molto simili.
吗
玛
码
蚂
犸
Tutti questi ideogrammi contengono nella parte destra il carattere di base 马, e si pronunciano tutti /ma/. Non è detto che due caratteri che si assomigliano si pronuncino sempre allo stesso modo, ma talvolta accade e questo aiuta molto con la memorizzazione di parole nuove.
Appurato che molti, moltissimi caratteri si pronunciano allo stesso modo potreste chiedervi E allora i cinesi come si capiscono quando parlano tra loro se le parole hanno lo stesso suono?
Per capirsi ci si affida semplicemente… al contesto! Credo che la tv cinese sia l’unica al mondo ad avere sempre sia l’audio che i sottotitoli in mandarino, proprio per non creare equivoci.
5. I caratteri vanno scritti nel giusto ordine e non sono ammessi sbagli
Un altro luogo comune che ho sentito spesso riguarda il fatto che i radicali (i vari tratti che compongono un carattere) vadano scritti seguendo un ordine ben preciso e che i cinesi siano molto scrupolosi da questo punto di vista. Vero: i tratti degli hànzi vanno scritti seguendo la direzione corretta, ma una volta imparato come fare, si può copiare a mano qualsiasi ideogramma. Per quanto riguarda la precisione nella scrittura invece, non tutti i cinesi sono così ordinati e puntigliosi! Ho avuto insegnanti cinesi che scrivevano malissimo ed era impossibile interpretare i loro scarabocchi, ahimè.

Se il cinese sia davvero la lingua più difficile del mondo non saprei dirlo, ma di certo non ho avuto gli stessi mal di testa di quando tentavo di studiare il turco in Erasmus a Istanbul o anche la grammatica spagnola al liceo. Avere la possibilità di studiare cinese in Cina accelera sicuramente moltissimo il processo di apprendimento.
A tutti gli studenti presenti e futuri di mandarino là fuori,
加油!