Il mio viaggio a Bali

Anche se ci sono stata ormai l’anno scorso voglio scrivere del mio viaggio a Bali. Tornando a Roma dalla Cina sono arrivata qui carica di valigie e con una lista molto lunga di cose da vedere. Bali era banalmente tra i miei posti dei desideri da quando ho letto Mangia, prega, ama, anche se all’epoca non ero interessata tanto all’Indonesia quanto all’India. Dopo essermi innamorata del verde tropicale della Malesia mi è rimasta in testa l’idea di scendere più a sud. Ammetto che prima di partire l’emozione si era un po’ smorzata perché ero stata avvertita che è una destinazione molto commerciale.Continua a leggere…

Capodanno (cinese) in Malesia

Un altro capodanno cinese è trascorso, con il solito esodo di persone che tornano a casa portandosi dietro enormi valigie e buste piene di cibo. Anche quest’anno è stato impressionante vedere un paese fermarsi (le vacanze per il nuovo anno lunare – 春节, chūnjié sono le più lunghe) e mettersi in viaggio, talvolta anche per giorni per chi vive molto lontano dai propri cari. Ci si sente già immersi nella bella stagione, anche se fuori continua il solito freddo. Stanca del cielo grigio di Xi’an ho fatto le valigie per la Malesia. La prima tappa è stata Kuala Lumpur, che mi ha accolto con i suoi 30 gradi. Non c’è stata una singola cosa che non mi sia piaciuta della Malesia: ho adorato il suo cibo, i suoi templi, i suoi paesaggi e il suo verde. La Malesia è il paese più verde che abbia mai visto.Continua a leggere…

Ayutthaya, viaggio nell’antica capitale thailandese

Appena usciti da Bangkok il paesaggio cambia. Ai confini di una città già immensa si affacciano enormi cantieri che un giorno saranno nuovi quartieri residenziali. Lentamente i grattacieli lasciano spazio a distese di campi verdi e aree rurali, un aspetto della Thailandia con cui entro in contatto per la prima volta. Ottacinque chilometri dopo arriviamo ad Ayutthaya, antica capitale thailandese. Difficile immaginare che una volta questa sia stata la città più grande al mondo, persino più vasta di Bangkok. Quel che ne rimane, dopo la distruzione dell’esercito birmano nel 1767, sono le rovine degli antichi templi buddisti. La città, invece, non fu più ricostruita.Continua a leggere…

Phuket, un’isola da film

Dopo 12 mesi nella Cina continentale e a 1200 km dal mare era tempo di vedere di nuovo la spiaggia. E così la seconda parte del mio viaggio è stata a Phuket, l’isola più grande della Thailandia. Prima di partire mi sono trovata ad affrontare due dilemmi: il meteo e l’alloggio. Ottobre è l’ultimo mese della stagione monsonica e non c’è stato verso di capire se stavo rischiando di passare il tempo a fissare il soffitto dell’hotel. Quindi ho incrociato le dita e fortunatamente c’è sempre stato il sole, a parte la prima mattina. Il mio albergo era vicino Kata beach. Volevo evitare la calca di Patong, la zona della movida e dei party, ma poter essere comunque in spiaggia a sorseggiare latte di cocco nel giro di 5 minuti.Continua a leggere…

Yangshuo: la Rimini cinese

Rieccomi a continuare il resoconto del viaggio dopo mille anni. Immagino che nominare Guilin e Yangshuo ai più giustamente susciterà lo stesso effetto del proverbiale covone di fieno nel deserto, nonostante siano tra le mete più belle in Cina. Ad ogni modo, dopo mille peripezie arriviamo in quella che ho ribattezzato la Rimini cinese. Che poi a Yangshuo non c’è nemmeno il mare, ma il fiume Li con i “paesaggi più belli del mondo” (chiedete a chiunque in Cina) e quindi possiamo anche sbattercene. Finalmente liberi dalle grinfie del tour organizzato che ci ha tenuti in ostaggio per tutto il giorno ci dirigiamo verso la famosa West street. Continua a leggere…