In questa lunga quarantena ho scoperto un nuovo guilty pleasure: i dating show cinesi. Uno in particolare: 非诚勿扰 fei cheng wu rao – You are the One.
In fondo è giusto parlare ogni tanto di argomenti di importanza e spessore.

Il programma è semplice: il presentatore introduce l’ospite di turno che deve trovare l’anima gemella nell’harem di donne (o di uomini) presenti.
Dal primo momento in cui mi sono imbattuta in questo programma sapevo che mi avrebbe regalato grandi soddisfazioni. E così è stato.
Non saprei come meglio descrivere il presentatore Meng Fei se non come la Maria De Filippi della Terra di mezzo, ma con gli occhiali e l’umorismo scarso di Enrico Papi e l’aplomb di Vittorio Feltri.
Senza indugi procede a far entrare l’ospite del giorno: un ingegnere di Pechino che ha lavorato molti anni in Germania. Un uomo di mondo.
Premettiamo subito che la concorrenza, anche in tema sentimentale, è spietata in Cina: trovarsi un buon partito è essenziale visto che questi poveri giovani cinesi vengono tartassati affinché prendano moglie/marito il prima possibile e inizino a farsi una famiglia.
L’uomo cinese, per essere appetibile, deve avere la macchina, la casa di proprietà e il leggendario posto fisso.
Questa lievissima pressione e stereotipi si riflettono nella spietatezza assoluta del programma.
Non ricordo come si chiami lui, ma so benissimo che ha lavorato per la Mercedes Benz considerato che viene sottolineato 4 o 5 volte (“NO, non è una pubblicità!”, che poi non sia una pubblicità a lui o alla Mercedes, chi può dirlo).
Lo chiameremo per comodità Mr. Mercedes. Il tipo ha appena il tempo di presentarsi che il nostro simpatico presentatore già invita le ragazze al voto.
Scopo di questa fase dovrebbe essere auto-eliminarsi dal gioco se il tipo che si presenta non è ritenuto all’altezza dei propri standard “sentimentali”.
Tutte sembrano ritenerlo un buon partito e nessuna lo schifa. Il signor Mercedes gongola.
A questo punto è bene porre l’accento su un fatto. La Cina, si sa, è un paese dove la tradizione è forte e nonostante i matrimoni misti siano in crescita NON sono proprio la norma.
Non sono passati nemmeno 2 minuti che la pretendente di colore viene già interpellata a caso, con un pretesto tipo chiederle che marca di dentifricio usa. Tanto per metterla in evidenza: è l’elefante nella stanza. Avrete capito che la logica non è il punto forte del programma.
Chi è stato in Cina sa delle tante storie di razzismo che non staremo qua a raccontare. Nasce in me una speranza: che sia un segno? Ci sarà il colpo di scena e mr. Mercedes tornerà a casa con lei?
Le altre 24 pretendenti includono una tipa dalle fattezze nordiche (un’altra straniera! siamo all’assurdo), una serie di tizie vestite da bomboniera, una cinese agghindata come una cameriera dell’Oktoberfest e anche l’unica ad aver fatto i compiti a casa, a quanto pare.
Ma non c’è tempo da perdere: quel simpaticone di Meng lancia il video in cui finalmente Mr. Mercedes viene presentato a tutti gli effetti, a colpi di montaggio alternato dove va in bici, pratica kung fu, nuota, corre la maratona, accarezza la carrozzeria delle sue Mercedes ecc ecc.
Segue la parte dedicata alle ragazze, in cui è giunta finalmente l’ora di mettersi in mostra di brutto. Spicca una tizia che, nel presentarsi, sente il bisogno di dire che lei, angelo del focolare, non è uscita dal suo appartamento per tre mesi, perché a detta sua le “piace stare a casa“.
Ovviamente verrà presa per il culo dall’amabilissimo presentatore e da questo momento cadrà nel dimenticatoio e non la inquadreranno mai più.
Fa meglio un’altra, aspirante prima della classe, con un gioco di parole che non capisco. La strategia sembra funzionare perché tutti ridono. Umorismo cinese. Boh.
Segue la mia parte preferita. Il video strappalacrime dedicato al passato amoroso del protagonista. Il tutto, palesemente finto, si svolge tra lui e la sua ex , interpretata da un’attrice. Questa, a quanto pare, è svedese. Sembra un po’ Meng con la parrucca, ma NON è questo l’importante. L’importante è che cadono tutti gli ultimi tabù: che siamo di fronte ad un programma all’avanguardia?
Lui dice di insegnarle il cinese, mentre lei gli insegna lo svedese. Lei pare fare progressi, lui dichiara candidamente di non aver imparato un cazzo.
L’amore cross-culturale dura poco. A detta di lui: “il gap tra i due paesi è troppo grande, soprattutto nel concetto di matrimonio e famiglia. Molti svedesi non sono interessati a fare figli”. Stereotipi a gogo. Fine dell’avanguardia.
Fa anche una digressione sul fatto che una parola in svedese significa sia “matrimonio” che “tossico” – non è chiaro quale sia, secondo me se l’è inventata. A sostegno della mia ipotesi ricordo a tutti la scarsa applicazione di lui con lo svedese.
Il nostro eroe prosegue dicendo che in un rapporto cerca soprattutto gentilezza, comunicazione, bla bla bla.
Se ancora non fosse chiaro, il tipo è lì per accasarsi. Le concorrenti pure, e scalpitano. Ah, il pragmatismo cinese, il fascino dell’uomo con la casa di proprietà che lavora 90 ore a settimana!
E poi arriva lei. Il GENIO. Colei che è una spanna sopra a tutte. Il suo intervento è così fulmineo che mi spiazza.
Esordisce con “voglio fare una domanda realistica“.
La domanda è: “se usciamo a cena insieme, CHI PAGA IL CONTO?”
Ah.
Lui non si scompone (a dire il vero nessuno si scompone). Risponde che “non importa, pagherei io”. Segue un’accesa discussione sulla costruzione lessicale della frase, che secondo l’autorevole opinionista del programma farebbe trasparire una certa esitazione da parte di lui nel voler davvero pagare il conto.
Perché se sei cinese e sei uomo HAI DA PAGA’.

Dopo aver riportato il programma alla dura realtà della vita è tempo dell’eliminazione e di scegliere le 4 finaliste. Vengono mandate a casa tipe mai inquadrate e mai viste, che chiaramente non hanno mai avuto speranze.
Rimangono la cinese vestita da tedesca all’Oktoberfest, la tedesca che è tedesca sul serio, quella del gioco di parole e la tipa che non vuole pagare al ristorante (e che sembra imbalsamata).
Lui ha diritto a fare un’ultima domanda sulle concorrenti prima della scelta. Sceglie l’argomento “famiglia” e a quel punto Meng snocciola dettagli privati delle concorrenti tipo professione dei genitori, età dei fratelli, titolo di studio dei componenti della famiglia, modello 730 e altri dettagli di un’intimità agghiacciante.
È un altro momento che ci riporta duramente alla realtà: chi sono queste qua in fin dei conti? potrei presentarle a mammà?
Ma è giunta l’ora della scelta. Solo che c’è il colpo di scena. La tipa col vestito bianco, l’unica che finora era passata inosservata, viene invitata a fare un passo avanti e parlare.
E’ il momento Barbara D’Urso: si scopre che è stata adottata e fa un appello in tv per ritrovare i genitori che l’hanno abbandonata in tenera età. La storia può competere di diritto con la Piccola Fiammiferaia in quanto a tristezza.
Parla per un tempo incalcolabile e la tedesca se la guarda con un’espressione a metà tra la sicurezza di chi sa di essere stata messa lì tanto per fare folclore e la speranza che tutto finisca al più presto.
Finito il monologo persino il diabolico presentatore sembra commosso. Butta lì un paio di frasi e poi, dato che si è perso troppo tempo, inizia a parlate a velocità tripla per recuperare. Sembra che stia recitando gli effetti collaterali della pubblicità dell’enterogermina.
LA SCELTA
Rullo di tamburi. Suspence.
Vince la piccola fiammiferaia.
Ma solo dopo aver specificato che “spero che il mio discorso non influenzerà la scelta in alcun modo”. Sì, vabbè.
Se ne torna a casa con Mr. Mercedes fiera e baldanzosa.
I due vengono poi inquadrati insieme e si scambiano battute descrivendo l’altro con la navigata sicurezza di chi si conosce da anni: “Lui ha davvero un bel carattere”, “Lei è così coraggiosa e diretta”.
Anche per oggi il match è creato. L’ordine è stato ristabilito. Matrimoni misti? Apertura di vedute? Giammai. È il trionfo del pragmatismo.
Chissà cosa mi regalerà la prossima puntata.
Barbarella, prendi appunti.
I programmi trash se non altro ti fanno fare due risate 😀
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