Qualche tempo fa leggevo un articolo sulla Cina e le famose tre parole con la “T” che non andrebbero mai pronunciate: Taiwan, Tibet e Tian’anmen. La lista è in realtà più lunga e include da un bel po’ anche Hong Kong e lo Xinjiang. Quello che è successo nei giorni in scorsi con H&M ne è l’ennesima conferma.
La settimana passata è infatti esploso un vero e proprio polverone mediatico che ha coinvolto l’azienda svedese, il partito comunista, i netizen cinesi e il caso della minoranza uigura dello Xinjiang. La causa è stata un documento pubblicato sul sito di H&M, al momento rimosso dall’azienda.
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